Fermarsi

Ciao, anima bella che leggi!

Questo articolo lo voglio scrivere per condividere con te qualche pensiero di questa settimana tanto faticosa e strana.

Tutto inizia con un saluto ad una persona cara, che ho accompagnato nei suoi ultimi mesi, è stato straziante ed il dolore immenso. L’ho salutata e ne sono stata felice perché so che ora non soffre più. So che sono capace di un amore infinito e accetto anche l’altro lato della medaglia. IL dolore infinito. Sono felice perché per l’ennesima volta ho sperimentato quello che insegna il piccolo principe con la volpe: 

“Ma la volpe ritornò alla sua idea:

– La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio, perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita

sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…

La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:

– Per favore… addomesticami – disse.

– Volentieri, – rispose il piccolo principe – ma non ho molto tempo. Devo scoprire degli amici, e devo conoscere molte cose.

– Non si conoscono che le cose che si addomesticano – disse la volpe. – Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.”

Il piccolo principe – Antoine de Saint-Exupéry

E si, senza volere ci siamo addomesticate e salutarla è stato faticoso ma ciò che ho imparato resterà nel mio cuore e nella mia anima.
E questo succede con ogni persona che si affida a me nella pratica e che ha un po’ di costanza.

Poi è successo che di nuovo siamo piombati in zona rossa, e si io insegno yoga ed ho la p.iva.
Quanta gente si lamenta per le palestre chiuse e perché la lezione online non le piace…. Sono d’accordo sapete, sono super d’accordo che la lezione online sia diversa, ma non posso farci niente.
Non posso cambiare le cose, mi sono arrangiata, ho aperto un sito internet, ho messo tutte le mie energie in questo. Perché il mio desiderio più grande è quello di riuscire a fare in modo che le persone possano trovare sollievo, aiuto, benessere grazie alle mie classi di yoga.
Non ti sta bene? 
Non so cosa dirti, va bene così.

Vuoi le classi gratis?
Guarda ancora non so che dirti, per me è frustrante davvero sentire che ci sono le classi gratis perché va a sminuire la mia preparazione, i miei soldi investiti in formazione, il mio tempo. Io non dico a nessuno di fare il loro lavoro gratuitamente perché credo che qualunque lavoro abbia diritto ad un riconoscimento, ma non chiedere a me di farlo perché non ho aiuti neanche dallo stato.

Poi FINALMENTE arriva l’ora di fare lezione, di mandare messaggi e mail agli allievi che praticano per sapere come stanno e come si stanno trovando a praticare insieme. E trovi risposte gratificanti, sguardi e sorrisi, dietro lo schermo, che ti danno ancora una volta la forza, che ti fanno capire perché hai scelto di fare questo lavoro.

Fare l’insegnante di yoga oggi non è facile ma è indescrivibile quello che si prova quando sai di aver cambiato qualcosa nella vita di qualcuno.

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